Caro Stefano,
ti scrivo per dipanare eventuali dubbi, facilitando la gestione della segnalazione ricevuta.
Questo scritto non è pubblico, ma accessibile solo tramite link e mi evita lunghi messaggi whatsapp.
PREMESSA: La colonia è regolarmente registrata presso l’asl, microchippata come prevede la normativa, nutrita quotidianamente, quindi i gatti sono sani e non c’è rischio di zoonosi (peraltro sono solo 4). Una colonia di gatti sterilizzati è destinata a estinguersi nel tempo. L’asl TO 4 e l’ufficio tecnico sono a conoscenza della situazione, non sussistono motivazioni legali o sanitarie per spostare questi pochi felini, tutte le normative del caso sono state rispettate. Il terreno sui cui sorgerà la casetta di legno è pubblico e non fa parte del sito UNESCO. Il posizionamento è stato discusso il 2 febbraio con Cafarelli, Vigliermo, Luciani e Soffranio, alla presenza dei rappresentanti di EporediAnimali. La base è stata fatta con pietre appoggiate, senza malte o aggregati cementizi, la casetta sarà ancorata alla base, onde evitare scherzi di pessimo gusto e dispetti. Sarà dotata di lucchetto, non ci saranno piattini in giro, sarà dato un impregnante color legno scuro.
Come si vede dal cerchio rosso, la casetta sarà posizionata nel luogo più nascosto, come da richiesta dei residenti, inoltre è sempre coperta dalle auto parcheggiate davanti. Viaggiando per l’Europa ho visto casette per gatti in molti giardini pubblici in centri cittadini, segno di civiltà molto apprezzato, anche se non mi spinge necessariamente a mettere in bella mostra cucce e affini, anzi, tendo sempre a desiderare il minor impatto possible.
DOMANDA: Ho fatto un sopralluogo nel pomeriggio e non capisco esattamente quale sia il punto: il permesso c’è, il luogo è il più discreto (non possiamo certo metterla dall’altro lato, vicino alla fermata del bus), non arreca danno nè disturbo, non vorrei che qualcuno esercitasse la sua influenza senza conoscere a fondo il problema.
CONSIDERAZIONI: Da queste foto vedo che la striscia di verde non è esattamente ben tenuta, non credo sarà la nostra casetta a deturpare l’ambiente, ma, anzi, spero sia lo stimolo a migliorarla. Rispetto ai bidoni della spazzatura e ai cassoni sul fondo, inoltre, è coperta dalle fronde.
Immagino sia stato Perinetti a chiamarti, abitando lì di fronte (non so quale altro cittadino muova un assessore, i vigili e un sindaco la domenica mattina…) o altri eventuali vicini di casa. Sono disposta ad ascoltarli così come ho ascoltato i condòmini della palazzina limitrofa. Forse temono mancanza di decoro ? (in tal caso non commento i cassonetti e altre amenità)
PROPOSTA: Il Comune non può arrivare dappertutto e avere soldi per tutto. Sabato si è svolta un conferenza sul piantare alberi per raccogliere libri, io propongo di piantare arbusti da fiore per raccogliere bellezza e serenità.
Vista l’ombreggiatura degli alberi, si potrebbero piantare ortensie, resistenti alle malattie, belle da vedere e dalla crescita vigorosa, in grado di coprire qualunque casetta a uso felino. Il gattile si occupa di gatti, non di giardinaggio, ma può venire incontro alle esigenze del vicinato, per la costruzione di un rapporto di reciproca fiducia. Se qualcuno (ad es. Perinetti stesso, come ho fatto io altrove) volesse offrire alla città una fila di ortensie (circa 6-8) o altri arbusti di pari caratteristiche, io metterei a disposizione i volontari per la piantumazione: per i residenti sarebbe quasi una prosecuzione del proprio giardino, con bella vista sulle lunghe fioriture, per noi la certezza dell’accettazione della colonia, per il sito UNESCO la garanzia di un ingresso molto più elegante di quello attuale.
DO UT DES: Rimango a disposizione per eventuali informazioni, sono disposta, come sempre, a collaborare, ma ribadisco che non ci sono motivazioni per spostare la colonia felina, quindi l’accordo tra le parti deve essere rispettoso di tutte le reali esigenze. Ai cittadini va inoltre imposto il rispetto della cosa pubblica: la casetta è fatta da chi svolge lavori di pubblica utilità, concordati con il tribunale di Ivrea, i rispettivi avvocati e l’ufficio esecuzione penale, con l’appoggio (di tempo e denaro) dei volontari. Chiedo al Comune di fermare le lamentele infondate, fatte sull’onda di abitudini e mentalità provinciali e antiquate (parlo a ragion veduta, visti i pregressi): esistono leggi nazionali e regionali ben precise che regolano le colonie feline, devono essere applicate e rispettate da parte di tutti.
A presto e buona settimana !
Silvia
PS. ieri ho fatto un sopralluogo a Vialfrè, dove c’è una colonia felina:
Il comune ha comprato la casetta, gli scaffali, ha fatto la struttura in legno e posizionato un cannicciato per riparare dal sole estivo. Ultimamente è stata piantata una rosa rampicante molto vigorosa senza spine che ricoprirà il tutto, diventerà bellissimo !
La casetta in via Olivetti sarà di sicuro meno visibile, si potrà fare un progetto analogo, volendo, con la collaborazione di tutti.