Buongiorno,
Ieri sera sono stata contattata dalla Polizia Municipale poiché un gatto della colonia felina è stato aggredito da due pitbull, il proprietario è stato identificato, è stato redatto un verbale, il gatto è ora presso una veterinaria, non si sa se sopravviverà, al momento non mangia, sarà messo sotto fluidi. L’allarme è partito apparentemente dalla comunità di minori, i due cani sono entrati e i ragazzi/educatori hanno temuto per la propria incolumità, avvisando il canile, che a sua volta ha avvisato le F.O.
Con sorpresa, dagli RX si è visto che il gatto ha ben 4 proiettili in corpo, da chissà quanto tempo, non è il primo che troviamo impallinato in questa colonia, uno ha perso l’uso delle zampe posteriori (avevamo sporto denuncia contro ignoti). C’è dunque qualcuno in zona che opera da anni indisturbato, allego la lastra: mi dicono che i proiettili dovrebbero essere usati da un fucile ad aria compressa denunciato. (Il problema delle armi da fuoco è presente anche nei paesi limitrofi, regolarmente recuperiamo gatti usati come bersagli, chissà quanti muoiono nascosti).
Nel contempo, ho potuto appurare che il materiale legnoso depositato per la colonia (che sarà trasferita a breve in un cortile accanto) è sparito ! E’ stato donato al gattile, ma abbiamo dovuto ritirarlo a Gressoney, con un furgone da traslochi e molto lavoro di braccia, sarebbe servito per una nuova tettoia o per i punti cibo delle colonie feline: legno pieno, non truciolato, già trattato per esterni, a comprarlo nuovo servono alcune migliaia di euro. Chi ci ripagherà dei danni ? La comunità che usa impropriamente il luogo come parcheggio senza neppure la buona creanza di chiudere il portone ? Chiederemo il materiale al Comune, visto che le colonie sono comunali.
Il punto è solo uno, segnalato da anni: il portone deve rimanere chiuso !
Il problema si trascina dai tempi di Della Pepa, che ha messo il gabbione in quel luogo e regolarmente ci chiamava arrabbiato perché trovava il portone aperto, ma non siamo noi a usare l’area. La comunità Il Pentagramma ha diritto di passaggio carraio, ma non di parcheggio. Negli ultimi 40 anni l’abitudine a parcheggiare si è consolidata, assieme alla comodità del portone aperto per non dover scendere/salire dall’auto. Abbiamo proposto di mettere un braccio meccanico di chiusura, la proposta è caduta nel vuoto.
Da un colloquio avvenuto in aprile durante un sopralluogo con Flore, Soffranio e Luciani è emerso che non si sa che il terreno è comunale e che il gattile può operare tramite una convenzione, il primo passo è dunque quello di informarli. Il secondo sarà di fare in modo che si chiuda il portone, ponendo un cartello sia fuori, sia dentro.
Ho parlato questa mattina con Flore, anche il sindaco deve essere avvisato, sia in quanto autorità sanitaria (anche in ambito veterinario), sia per le implicazioni tecnico-politiche dei lavori al castello: in quel cortile ci sarà l’accesso pedonale dal parcheggio Foscale, che non può coesistere con un passo carraio, dunque bisognerà trovare il giusto inquadramento legale per il cambiamento e togliere il diritto di passaggio, oppure pensare ad alternative.
Sono disposta a dare il mio aiuto, come sempre, ma non più ad aspettare, perché sono passati anni e svariate promesse. Attendo notizie sul preventivo di SCS per lo sgombero dell’area adiacente, si dovrà in seguito spostare il gabbione e fare una copertura (tettoia). Bisognerà ripiantare del verde, per trattenere i gatti in quel luogo, e predisporre un punto acqua, un tempo presente. Attendo altresì che il Comune scriva alla comunità Il Pentagramma spiegando cosa si possa o non si possa fare. Da anni segnaliamo il portone aperto e i cani che entrano, anche perché in fondo c’è il cibo dei gatti.
In attesa di un vostro celere riscontro, saluto cordialmente.
Silvia Faggian
BREVE EXCURSUS STORICO DELLA COLONIA FELINA DEL CASTELLO:
-15 anni fa Don Romano ha minacciato di avvelenare i gatti in vicolo San Nicola, che quindi sono stati trasferiti nel cortile odierno, in una casetta abbandonata dall’ex asilo Peana
-8 anni fa il sindaco Della Pepa ha comprato un gabbione per trasferire i gatti di un’altra colonia e ambientarli prima di liberarli: la tettoia (contenente amianto) era già vecchia e non riparava dalla pioggia. L’operazione è costata cara e il sindaco si lamentava quando trovava il portone aperto, ritenendoci responsabili dell’intera area.
-Circa tre anni fa Don Romano ha tagliato tutto il verde (buttandolo in un cortile del castello) e i gatti si sono riversati negli orti, alcuni sono morti per la metaldeide della lumachina. Ho ripiantato alcuni arbusti a mie spese, sono morti sia perché Don Romano li ha tagliati, sia perché gli operatori ci parcheggiavano sopra.
-Mi sono informata circa l’uso dell’area presso diversi uffici comunali: terreno “agricolo”, assolutamente non un parcheggio, un solo diritto di passo carraio. Ho inviato la documentazione all’ufficio tecnico, che ha contattato via pec all’ufficio patrimonio per convocare gli utilizzatori del luogo e stabilire diritti e doveri, ma nessun incontro è mai avvenuto.
-Abbiamo proposto alla comunità un bel progetto di verde condiviso, utilizzabile dai gatti e dai minori, poiché apparentemente il loro presidente ama le piante, ma ci ha risposto malamente, accusandoci di aver tagliato i fichi e le rose (!), rubato delle catenelle, sottratto la tettoia, ecc: abbiamo capito che non c’è margine di dialogo.
-La tettoia in amianto si sgretola sempre di più, è caduta una trave di sostegno, per fortuna senza danni, c’è stato un sopralluogo dell’ufficio tecnico, la segnalazione dell’amianto, e nulla è seguito.
-Visti i lavori ai bastioni, lo scorso settembre avremmo dovuto incontrare i progettisti assieme a Cafarelli, per capire dove mettere la colonia felina, incontro mai avvenuto
-Per due anni ho tenuto il materiale della colonia in garage senza poter riporre l’auto, poiché si trattava di scaffali nuovi che avrebbero potuto essere facilmente rubati da chiunque, visto il portone sempre aperto, nonostante le numerose richieste di chiusura. (I legni, pesanti, pensavo fossero più al sicuro, inoltre li avevo segnalati all’ufficio tecnico, con tanto di foto e richiesta di segnalazione al Il Pentagramma per chiusura portone)
-In aprile c’è stato un sopralluogo con l’ufficio tecnico, si è deciso di spostare la colonia felina nel cortile adiacente, ex “casa del maresciallo”, in vista dei lavori (abbattimento della parete a cui si appoggia il gabbione, smaltimento amianto, creazione approdo rampa dal parcheggio foscale). A maggio il problema del portone e del parcheggio doveva essere risolto, con le dovute segnalazioni a Il Pentagramma e l’eventuale apposizione ci cartelli di proprietà comunale all’interno.
-Abbiamo gettato la spugna e non abbiamo più intenzione di dialogare col vicinato, per paura di rovinare i rapporti con eventuali ripercussioni sui gatti: ora è il Comune che deve intervenire. Noi saremo sempre disposti al dialogo, ma il comune deve fare le dovute e necessarie comunicazioni, non possiamo sostituirci a esso.
-Vedremo se a settembre ci sarà lo sgombero della cassa del maresciallo, o sarà ulteriormente rimandato per mille ragioni cogenti.
https://torinocronaca.it/news/provincia/304466/spari-contro-i-gatti-della-colonia-felina-di-ivrea-ferito-un-animale.html
https://www.giornalelavoce.it/news/attualita/535588/chi-ha-sparato-a-arduino-gatti-della-colonia-del-castello-nel-mirino.html
https://lasentinella.gelocal.it/ivrea/cronaca/2023/08/21/news/ivrea_gatti_impallinati_e_pannelli_rubati_qualcuno_al_castello_se_la_prende_con_i_mici-13004282/?ref=fbfsc