BOZZA 1 – arrabbiata/dura
L’associazione EporediAnimali esiste da 20 anni, con lo scopo di aiutare i gatti in difficoltà (talvolta anche altri animali) e gestire il randagismo felino a 360°, in assenza di interventi istituzionali (pochi soldi, ASL che in Piemonte non sterilizza e non interviene, leggi molto spesso disattese dai sindaci, mancanza di educazione alla gestione degli animali privati, forze dell’ordine non informate, ecc.)
Ci siamo trovati molto, troppo spesso inascoltati dalle istituzioni, in particolare comuni e ASL, perciò è stata proposta alla nuova giunta la delega al benessere animale, che è stata accettata. Ero molto felice del risultato, e immaginavo che la nuova assessora fosse pronta ad ascoltarci e capire quale fosse la situazione attuale del territorio per poterla affrontare. Mi sembra del tutto naturale conoscere un argomento per poterlo gestire, immagino sia così in tutti gli ambiti.
E’ sempre molto difficile trovare soldi per gli animali: con i vecchi assessori e con l’ufficio bandi ne abbiamo parlato più volte, arrivando alla conclusione che si dovesse passare per una causa sociale o ambientale per giustificare un intervento sugli animali. Questo fino a luglio 2023: la consigliera regionale Chiara Caucino (Lega) ha istituito un bando per la lotta al randagismo felino: eureka! sprizzi e lazzi, fuochi d’artificio, mai si era visto cotanto interesse verso un settore di nicchia, perché i pochi soldi dedicati agli animali vertono soprattutto su cani e canili, non ci si poteva credere!!!
Ovviamente ho insistito con l’assessora Colosso affinché partecipasse al bando: è passato luglio, nulla, passato agosto, nulla, a settembre, tre giorni prima della scadenza, ho insistito nuovamente, mi ha fatto firmare un foglio in cui dichiaravo di essere d’accordo con il suo progetto e finalmente si è inviata la prativa. Non avendo potuto lavorarci assieme per il brevissimo tempo a disposizione, Colosso mi ha detto di essere stata molto vaga, chiedendo cose generiche come previste dal bando, molto contenta del nome che aveva dato al progetto: Gatti Galeotti, installazione di una colonia felina in carcere.
Sono rimasta perplessa, perché i nostri sforzi sono volti alla diminuzione delle colonie feline (e spese annesse), non al loro aumento, ma fiduciosa, Colosso è una brava persona, saprà ascoltare, poi mi ha assicurato di essere stata generica, quindi ne parleremo e vedremo cosa serva al gattile e alle colonie e lavoreremo proficuamente assieme.
Passano i mesi, le ricordo che bisogna scrivere il progetto. Passano altri mesi, le ricordo che dobbiamo vederci, mi risponde che mancano i funzionari, se ne riparlerà dopo maggio. A luglio gli uffici delle politiche sociali iniziano a chiamarmi, ci vediamo e chiedo di coinvolgere l’associazione, poiché identificata come “partner”, ma questo non avviene e anzi c’è premura per farmi firmare un progetto che, inviatomi “giusto per correttezza” (dopo un anno!) e letto in assemblea dei soci, si rivela molto generico, incompleto e aperto a diversi interrogativi e punti irrisolti, che chiaramente non firmeremo ma di cui è responsabile il sindaco, non l’assessora. Apparentemente siamo visti come un supermercato di gatti, ne dobbiamo fornire in quantità e tipologia decisa da persone non identificate, che si aspettano da noi un’assistenza gratuita a lungo termine non precisata e neppure minimamente condivisa.
In un anno l’assessora Colosso non ha stabilito alcun contatto con noi, non si è interessata della situazione del territorio, ha portato avanti nella sua ignoranza (giustificata al momento dell’elezione, ma non ora) un progetto che usa gli animali spacciandolo come afferente al benessere animale, mentre riguarda esclusivamente le politiche sociali. Colosso, nel settembre 2023, a tre mesi dalle elezioni e senza alcun pregresso e nozione di gestione del randagismo, aveva solo un’idea in mente, legare tutto ciò che poteva al carcere e al benessere dei carcerati, tema a lei molto caro, ignorando totalmente la gestione del randagismo, vero fulcro del suo mandato. In un anno, nonostante i nostri inviti, non si è mai resa disponibile per un confronto, non ha mostrato alcun interesse nel capire la situazione territoriale, i bisogni degli animali e delle associazioni, per poterli affrontare, convinta che basti parlare all’asl (che non si è mai vista sul campo e NON sa quali siano i bisogni di chi gestisce gatti tutti i giorni) per sapere come procedere.
Ci sentiamo delusi, raggirati, disgurstati dalla politica che non guarda ai cittadini ma solo a se stessa, in un circolo vizioso in cui le istituzioni si parlano tra loro e non cambia nulla per i volontari che si sporcano le mani tutti i giorni e che hanno chiesto aiuto perché veramente necessario. Ciò che sta facendo Colosso non è perseguire il benessere animale, ma il benessere dei carcerati. Il bando vinto consta di 14.000€, circa 11.000 dalla regione + 3.500 di cofinanziamento della città di Ivrea, e saranno interamente spesi per far adottare 10 gatti dal carcere (1400€/gatto!!!), uno spreco di risorse mai visto! Noi riceviamo 9500€/anno e gestiamo circa 360 gatti/anno, ovviamente grazie anche a contributi di altri comuni, ma soprattutto, alle donazioni di privati, a partire da noi volontari.
L’assemblea dei soci di EporediAnimali OdV rifiuta con veemenza di firmare progetti non condivisi che vedono un vero e proprio furto di risorse dal capitolo del benessere animale a favore delle politiche sociali, non ritiene serio il comportamento dell’assessora e non la ritiene in grado di perseguire l’incarico del benessere animale, chiede dunque che la delega sia traslata ad altro assessore.
Non è intenzione dei soci fare rumore sui giornali, ma è fermo proposito quello di evidenziare il grave danno perpetrato nei confronti degli animali randagi. A seconda della risposta del sindaco si deciderà come agire.
Dopo un anno di assessorato si evidenzia che:
-alla firma del bando Colosso ha affermato di aver chiesto materiale generico per noi: falso
-a novembre ha detto che avrebbe istituito dei tavoli di confronto: falso
-ad aprile ha detto che avremmo parlato del bando dopo maggio: falso
-a giugno ha detto che dal bando sarebbero usciti soldi per le colonie feline: falso
-la richiesta di confronto è stata disattesa
-la richiesta di maggior coinvolgimento nel bando è stata disattesa e, anzi, seguita dalla richiesta di firma veloce del documento,
-altre richieste sono state disattese, quando non ribattute da affermazioni false
Alla luce di tutto ciò, cade la nostra fiducia nella persona.
“Gatti galeotti” può essere un bel progetto, l’errore sta nell’uso dei fondi stanziati per ridurre il randagismo felino, mentre questo, come affermato da Colosso stessa nell’ultimo consiglio comunale, è un progetto “sociale animalista”, quindi solo per inciso prevede gatti, ma è sostanzialmente una per therapy per carcerati, dagli effetti potenzialmente positivi, ma da realizzare con i soldi delle politiche sociali, non con quelli del benessere animale, con cui non ha nulla a che vedere.
Chiediamo un incontro privato con il sindaco, senza altri assessori, per affrontare diplomaticamente la questione. Chiediamo altresì al sindaco, prima di apporre qualsivoglia firma, se si renda conto di quando costerà al comune nei prossimi anni il progetto “gatti galeotti”, dove abbia intenzione di trovare le risorse (6/7.000€/anno) e se saranno anche queste sottratte al benessere animale, quello vero.
BOZZA 2 – educativa
5. Sussidiarietà e coinvolgimento del terzo settore
Analizzare le politiche per il coinvolgimento attivo di cittadini e terzo settore nella definizione dei programmi pubblici, valorizzando la partecipazione civica