Chi deve intervenire ?

Domenica 25/6/23, h 20.30, ci segnalano un gatto per strada a Cerone (Strambino), in brutte condizioni.

Non avendo convenzione con quel Comune, seguiamo la procedura indicata dalla legge, ovvero chiamiamo le forze dell’ordine al 112 (di giorno può essere la Polizia Municipale, se il Comune ne è provvisto). Ci dicono di chiamare il 1515, risponde Torino, un Carabiniere che non sa nulla di tale procedura e la mette persino in dubbio, però ci passa il comando di Ivrea. Il Carabiniere di Ivrea, su nostra insistenza, chiama la Sindaca di Strambino per darci l’autorizzazione a procedere. Lei risponde che è la Polizia Municipale che segue queste cose, di ricontattarli il giorno successivo. Di rimando, spieghiamo che, per il codice della strada, è obbligatorio l’intervento, altrimenti si cade nella pena di omissione di soccorso. La sindaca ci autorizza, la ringraziamo, e cerchiamo un veterinario, ma sono tutti chiusi, le uniche cliniche aperte sono a Torino.
Finalmente troviamo una veterinaria disposta ad aprire lo studio e curare la gatta, che a un primo sguardo risulta denutrita e disidratata, seguiranno accertamenti.

Perché insisitiamo (anche con voi) nel seguire le procedure legali ? Gli animali randagi sono patrimonio indisponibile dello Stato, il sindaco è la maggiore autorità sanitaria sul suo territorio, anche in ambito veterinario, dunque è il responsabile di tutti gli animali trovati. I Comuni devono attivare delle procedure di recupero dei randagi; se non le hanno, il sindaco autorizza associazioni, veterinari l.p. o cittadini ad intervenire e sostiene le spese.

Vi raccontiamo un fatto accaduto ad aprile sempre a Strambino: due ragazze ci segnalano quattro gattini molto piccoli abbandonati dalla mamma. E’ sera e non ci sono veterinari aperti, nè balie disponibili ad allattare, dunque diciamo di portarli in clinica a Banchette, che fa orario notturno in settimana. Il giorno dopo cerchiamo di avvisare la Polizia Municipale, che non risponde, gli agenti sono occupati o fuori per servizio. Una delle ragazze riesce a parlare con loro qualche giorno dopo. Quando mandiamo la fattura, riceviamo questa risposta:

“In merito alla Vostra segnalazione del ritrovamento di quattro gattini, così come da voi riportato nella precedente segnalazione, si precisa che:
ai sensi della legge regionale 34/1993, e del suo regolamento di attuazione n. 4359/1993, che hanno recepito la Legge quadro nazionale n. 281/91 (tutela animali d’affezione e prevenzione del randagismo), nonché ai sensi del Codice della Strada, in caso di rinvenimento di un animale abbandonato o ferito la procedura CORRETTA da tenere è quella di avvisare immediatamente un organo di POLIZIA GIUDIZIARIA (Polizia Municipale, Carabinieri, ASL..) affinché possa intervenire o attivare tempestivamente gli organi preposti alla cattura, al trasporto ed eventualmente alle cure dello stesso.
Nel caso in oggetto, purtroppo, non è stato seguito l’iter corretto della procedura; nello specifico i gattini presumibilmente abbandonati sono stati trovati da un privato cittadino, trasportati autonomamente presso una clinica veterinaria a propria scelta e lì curati. Solo nei giorni successivi il cittadino ha provveduto ad avvisare il Comando in intestazione dichiarando oralmente di aver trovato i gattini sul territorio di Strambino, per i succitati motivi il Comune di Strambino non potrà provvedere alla liquidazione della fattura n. 41514 del 05/04/2023 intestata a Eporedianimali.”

Una domanda sorge spontanea: chi sono  “gli organi preposti alla cattura, al trasporto ed eventualmente alle cure”?

Facciamo le seguenti osservazioni:
-moltissime volte abbiamo chiamato le F.O. al 112, sempre ci hanno risposto di rivolgerci al Gattile (!)
-talvolta hanno passato la chiamata all’ASL, che ha detto di chiamare il Gattile (!)
-l’ASL è un pubblico servizio con reperibilità h24, ma reperibilità non significa intervento (!): ce l’ha spiegato un dirigente dell’ASL TO 4, dunque le nostre tasse pagano un veterinario che non interviene perché “non ha i mezzi” (così ci è stato risposto una volta), dunque interveniamo noi, quasi sempre a nostre spese.
-le F.O. non conoscono la procedura e ci è capitato che dicessero 1) usciamo solo per ferite da arma da fuoco 2) non conosciamo alcuna procedura 3) vi passiamo un centro specializzato (e risponde il centro elicotteri di Torino) 4) non siamo formati per il trasporto di animali 5) abbiamo le volanti occupate, chiamate il Gattile
-in 20 anni di attività,  i casi in cui le F.O. si sono occupate personalmente dell’intera gestione di un gatto si contano sulle dita di una mano, avanzando dita.

Di fatto, una procedura di recupero di animali non esiste, dunque il vigile di Strambino, che non sa nulla di tutto ciò, si appella a una chimera.

Altro fatto di Strambino: nell’agosto 2022 segnaliamo una colonia felina e chiediamo l’intervento di controllo delle nascite, come prevede la legge. Ad oggi, nonostante ripetuti contatti, sopralluogo e verifica da parte della Polizia Municipale dell’esistenza dei gatti (non ce li siamo inventati), nulla è cambiato: abbiamo continuato autonomamente le sterilizzazioni per evitare la proliferazione incontrollata, i gatti sono da anni a totale carico di alcuni cittadini di buon cuore e nostro, per ciò che concerne il cibo e le spese veterinarie.

Quindi, per un obbligo di legge che compete ai Comuni:
-non c’è alcuna procedura attivata, a 30 anni dall’uscita della prima legge
-nessuno ci ringrazia per il lavoro svolto e i soldi fatti risparmiare al Comune
-siamo anzi trattati con diffidenza dalle forze dell’ordine preposte al trattamento della questione

Ricordiamo altresì a tutte le F.O. che, pur comprendendo la necessaria burocrazia nel trattare tutti i fatti di competenza, la biologia non aspetta: in primavera nascono i gattini e le colonie feline si allargano !

 

PS. Vorremmo chiarire che non abbiamo nulla contro il Comune di Strambino, che anzi ringraziamo per l’impegno profuso, vogliamo solo mettere in evidenza le mancanze della legge, i cui protagonisti sono necessariamente Comuni, F.O., ASL. I cittadini pagano le tasse per avere un servizio che non c’è.
Il nostro obiettivo non è colpevolizzare, ma evidenziare ciò che non funziona per trovare una soluzione, possibilmente facendo colloquiare tutte le autorità competenti.