Patti

Marzo: ci segnalano tre gatti sempre in balcone, in via Canton Paciot. Interviene la guardia zoofila, minaccia denuncia.

 

Maggio: il Sig. Patti ci chiama per darci tre gatti e ci manda le seguenti foto:

  

Gli diamo la risposta standard: testarli fiv felv per sapere dove introdurli in gattile, dice che ce li porta il sabato. Non lo vediamo più, al telefono si nega, quando lo raggiungiamo telefonicamente dice di non avere gatti.

Due gatti non si vedono più: 

 

Interrogato dalla guardia zoofila Mary Actis e dal vigile Nino Cappuccio, Patti dice di non avere alcun gatto, poi ammette di averne uno, poi ammette di averne avuti tre, dice che gli altri due non sa dove siano, lo sa il figlio, che li tiene fuori perché allergico. Giorni dopo il figlio dice che forse lo sa la sorella, la quale sostiene che fossero in garage e da lì usciti, ma tornano. 

La guardia zoofila minaccia denuncia se non tornano, poi non dà seguito alla pratica. Patti firma un verbale in cui dice che i gatti sono scappati mentre li portavano in gattile. Al vigile fornisce una versione diversa, ma il vigile non vuole fare il verbale per “non infierire troppo” e non creargli problemi.

La gatta rimasta passa l’estate sul balcone al sole, in autunno nulla è cambiato: sole, pioggia, freddo, vento, grandine, la gatta è sempre in balcone. Miagola sempre per entrare quando vede la luce accesa, ma non la fanno mai entrare. 

  

A novembre nulla è cambiato:

  

Sono state raccolte 181 firme per liberare la gatta e per cercare i fratelli scomparsi:

   

La raccolta firme è stata promossa da alcuni cittadini al corrente dei fatti e poi consegnata al gattile. Alcune persona propongono di salire sul balcone a prendere la gatta, anche rompendo il lampione di fronte con un sasso, oppure di salire a “riempire di botte” il sig. Patti. Onde evitare problemi di ordine pubblico, chiediamo alle forse dell’ordine di intervenire procedendo al sequestro del gatto.

Informazione aggiuntiva su Patti: molti anni or sono aveva un cane, gli dava cibo anche marcio, punzecchiandolo sulla testa con un coltello se rifiutava di mangiarlo. Con l’aiuto del fratello (ora deceduto) si era allontanato il cane dalla famiglia, che aveva chiesto 3000 euro per cederlo. Non sappiamo se questa somma sia stata consegnata, ma il cane ha vissuto il resto della sua vita presso una famiglia che lo ha trattato col dovuto rispetto.

Chiediamo che, al momento del sequestro del gatto superstite, si intimi a Patti di non prendere altri animali, altrimenti il vicinato verrà a saperlo e non possiamo prevederne le reazioni. Dal canto nostro, se vedremo altri animali, valuteremo se procedere alla denuncia per le violazioni di legge.