Io sono Ethel e mia madre è molto ammalata .
Al mondo conosco solo lei .
Lei e questa mia casa , nella quale non posso più stare
Conosco le mani nodose di mia mamma , con i guizzi bluastri della vene.
La pelle si è così assottigliata negli anni che è diventata cartavelina: le vedi tutto di sotto, anche il cuore.
Non assomiglio per nulla a mia madre: io ho una folta pelliccia ed occhi gialli di luna .
Lei ha una rada lanugine bianca, che pare bambagia, e gli occhi grigi ed acquosi.
C’è rimasta dentro una traccia delle lacrime che ha versato nella sua vita .
Eravamo una cosa sola io e lei .
Sei anni di amore assoluto: coccole , palline colorate, Natali abbracciate sul divano, libri letti fino a tardi sulle sue ginocchia, vecchi film in bianco e nero e , alla fine, lunghi pianti nei fazzoletti di carta.
I primi giorni di primavera io e lei sulla sedia del terrazzo a crogiolarci, come lucertole, sotto ai tiepidi raggi di sole .
Quando la vita arriva alla fine, il fiume di corsa che era diventa un timido sgocciolare di attimi.
Mamma si è ammalata di vecchiaia e quella si porta dietro un sacco di affanni .
La portano in una casa di cura e lei, con gli occhi più bagnati del solito, ha pregato che non si dimenticassero di me.
Ma le case di tutti sono piene : non ho posto nella vita di alcuno.
Persino le gabbie dei gattili scoppiano di povera vita nuova, messa al mondo di fretta tra fango e cemento.
Un angolo di prato e di strada, tra piattini e casette di legno è quanto la vita mi lascia, tra tanti altri randagi.
E mentre la vita a mia madre riserva una cameretta dalle pareti bianche, a me regala un umido angolo di strada .
Mi chiamo Ethel , ho sei anni , sono sterilizzata e vaccinata.
Vivo vicino a Milano , sono buona, educatissima, dolce e tranquilla.
Ti sto chiedendo, per favore, di condividere il mio appello ed aiutarmi a trovare una casa .
Daniela 338 8744037